ECM ODONTOIATRI 25 crediti FAD Dentisti Endodonzia: tecniche cliniche, strumenti, materiali e casi complessi (*24)
Corso ECM FAD con 25 CREDITI FORMATIVI 2024. Corso online per Dentisti “Odontoiatria e cancro della bocca: dai fattori di rischio alla riabilitazione”. Il corso è dedicato a Dentisti-Odontoiatri. FAD ECM composta da 5 moduli per 25 ore formative. ECM Odontoiatri anno 2024.
Non hai ancora conseguito i crediti ECM per questo corso FAD nel 2023? Allora puoi procedere all'acquisto e iniziare subito la tua formazione.
Corso FAD “Endodonzia: tecniche cliniche, strumenti, materiali e casi complessi”
La terapia endodontica è quindi una procedura operativa complessa, operatore dipendente, largamente influenzata dalle variabili anatomiche e con la necessità di una lunga curva di apprendimento. Solo con anni di esperienza e di pratica continua e con la esecuzione di molte terapie endodontiche si acquisisce e si comprende appieno la tecnica vera e propria, la si affina, la si sviluppa fino a poterla padroneggiare.
Scopo di questa FAD sarà quello di aggiornare l’odontoiatra in merito alle ultime innovazioni cliniche in campo endodontico. Numerosi “practical clinical tips” verranno analizzati e sviluppati come focus su particolari aspetti della clinica.
I moduli didattici del corso FAD ECM rivolto ai Dentisti
Modulo 1 – Endodonzia: strumentazione rotante o reciprocante. Utilizzi e vantaggi clinici
AUTORI: A. Spinelli, F. Zamparini, G.A. Pelliccioni, M.G. Gandolfi, C. Prati
Modulo 2 – Tecniche di chiusura del canale endodontico. Evoluzione e dati clinici
AUTORI: F. Zamparini, A. Spinelli, C. Chersoni, M.G. Gandolfi, C. Prati
Modulo 3 – Tecniche di ritrattamento canalare ortogrado. Quando, come e perchè
AUTORI: A. Spinelli, F. Zamparini, M.G. Gandolfi, C. Prati
Modulo 4 – Ritrattamento canalare ortogrado o estrazione e impianto?
AUTORI: F. Zamparini, A. Spinelli, M.G. Gandolfi, A. Azizi
Modulo 5 – Endodonzia in presenza di patologie cliniche sistemiche: tecniche operative e loro determinante importanza
AUTORI: C. Prati, G.A. Pelliccioni, D. Gissi, M.G. Gandolfi, A. Spinelli. F. Zamparini
- Crediti ECM
-
25
- Numero moduli
-
5
- Tempo di studio stimato
-
25 ore
- Test di apprendimento
-
Alla fine di ogni modulo didattico.
- Destinatari
-
Odontoiatra; Medico Chirurgo (Chirurgia maxillo-facciale); Igienista dentale
- Data di inizio
-
01/01/2024
- Data di fine
-
31/12/2024
Obiettivi Formativi
I seguenti argomenti saranno trattati e discussi nel dettaglio.
Le tecniche di strumentazione del canale endodontico, ovvero le tecniche sviluppate assieme alla introduzione dei nuovi strumenti rotanti al Nickel-Titanio e dei nuovi strumenti Reciprocanti. Si tratta di una vera rivoluzione nella endodonzia. Tali strumenti hanno ormai raggiunto un elevato grado di sicurezza e possono essere utilizzati sia nei trattamenti semplici che nei complessi. Semplificano alcuni passaggi strategici e ne velocizzano altri. Se nel complesso hanno comportato un notevole miglioramento nella gestione delle forme 3D del canale, nella sagomatura e nella rimozione dei detriti intracanalari, al tempo stesso necessitano di una curva di apprendimento e di una conoscenza approfondita delle proprietà delle leghe e delle forme degli strumenti stessi. L’utilizzo di dispositivi a controllo del Torque e del numero dei giri (rpm) e la necessità di verificare la funzione di reverse e doppia-reverse rendono la tecnica estremamente specialistica.
Le tecniche di otturazione endodontiche, argomento del secondo capitolo, nascono dalla evoluzione di tecniche termoplastiche basate su coni carrier-based, ovvero con cono di resina interna. Tali tecniche hanno raggiunto affidabilità notevoli, soprattutto nei canali curvi, e hanno dimostrato in studi clinici alta affidabilità e biocompatibilità.
Le tecniche a cono singolo stanno incontrando successo dopo che erano state abbandonate, grazie alla introduzione di cementi bioattivi ad elevata espansione in ambiente umido. Molte tipologie di cementi endodontici bioceramici – idraulici – bioattivi sono state proposte e sono ormai commercializzate. Il loro utilizzo, anche come scaffold e come biomateriali per rigenerazione tissutale, sta sovvertendo certi concetti della endodonzia.
Le tecniche di ritrattamento endodontico sono ormai larga parte della routine clinica quotidiana. Si prevede che in futuro oltre il 50% della attività sarà legata al ritrattamento degli elementi trattati endodonticamente. Le tecniche proposte e perfezionate si basano sull’utilizzo degli ultrasuoni e su nuovi strumenti rotanti e reciprocanti.
Le conoscenze in ambito microbiologico ora disponibili grazie alle tecniche di amplificazione dei DNA batterico e ad altre tecniche (real-Time PCR e Next Generation Sequencing) conferiscono ulteriori dati alla conoscenza del perché si verificano recidive, non guarigioni o nuove patologie endodontiche in elementi già trattati.
Nel quarto modulo sarà descritto quali criteri clinici possono essere utilizzati per mantenere un elemento già trattato endodonticamente e quindi da ritrattare oppure estrarlo e sostituirlo con un impianto. Tecniche di estrazione e di posizionamento di impianti post-estrattivi sono ormai possibili. La conoscenza delle patologie endodontiche, della tipologia di infezione e del riassorbimento osseo possono giuocare un ruolo importante nel mantenimento di un adeguato livello delle creste ossee e nell’ottenere una adeguata osteointegrazione.
Nell’ultimo modulo saranno descritte quali tecniche endodontiche applicare in relazione alle patologie sistemiche che frequentemente sono riferite dal paziente. Diabete, patologie cardio-vascolari, reumatiche e dismetaboliche sono costantemente presenti nella popolazione di pazienti con patologie endodontiche. Alcune patologie endodontiche possono essere peggiorate dalla concomitanza presenza di patologie sistemiche e viceversa. Patologie oncologiche richiedono inoltre certi accorgimenti terapeutici.
Infine, elementi con anatomia particolarmente complessa e in pazienti con patologie particolari e/o con terapie specifiche (esempio i bifosfonati) possono richiedere molte sedute e di conseguenza molte ore di lavoro ed impegno. Non a caso, in molte università italiane e straniere, l’insegnamento di Endodonzia è in genere articolato su tre anni di Corso nei quali vengono affrontare le fondamentali basi teoriche e un impegnativo tirocinio pratico dapprima su manichino e poi su paziente con trattamenti endodontici necessariamente semplici o moderatamente complessi.
Responsabile scientifico
Professore associato presso l’Università degli Studi di Milano
Autori
Coordinatore del corso
Professore ordinario presso l’Università di Bologna