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Gestione del paziente affetto da parodontite

ECM ODONTOIATRI 25 crediti FAD Dentisti La gestione del paziente affetto da parodontite

Il corso ECM gestione del paziente affetto da parodontite fornirà al professionista gli strumenti per individuare i pazienti affetti da parodontite e per pianificarne la terapia chirurgica e non chirurgica.
Nonostante l’elevato tasso di prevalenza della parodontite, il trattamento delle malattie parodontali è un aspetto spesso trascurato durante le cure odontoiatriche. Verrà posta attenzione alla descrizione delle tecniche operative per consentire al medico di programmare obiettivi terapeutici raggiungibili e predicibili e inoltre saranno descritti i modi e tempi per organizzare le varie fasi della terapia.
Il controllo delle infezioni (carie e parodontite) è la base da cui partire per trattare correttamente i pazienti. Per intercettare e trattare correttamente la parodontite servono sia delle conoscenze tecniche che una corretta organizzazione del team per pianificare le varie fasi terapeutiche e consentire alla biologia di estrinsecare tutto il suo potenziale di guarigione.
Il corso FAD dentisti gestione del paziente affetto da parodontite fornirà al professionista gli strumenti per individuare i pazienti affetti da parodontite e per pianificarne la terapia chirurgica e non chirurgica.
Verrà posta attenzione alla descrizione delle tecniche operative per consentire al medico di programmare obiettivi terapeutici raggiungibili e predicibili.
Saranno descritti inoltre i modi e tempi per organizzare le varie fasi della terapia.

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Corso ECM paziente con parodontite: programma scientifico 

Il corso è stato sviluppato in 4 moduli didattici che riguardano i vari ambiti relativi agli ultimi aggiornamenti sulla gestione del paziente affetto da parodontite.

  • Il primo è dedicato alla diagnosi parodontale, il cui inserimento come componente routinaria nella visita odontoiatrica va implementato. Contestualmente viene approfondita la nuova Classificazione AAP-EFP 2017 che ha aggiornato quella preesistente del 1999 adeguandola all’evoluzione dell’evidenza scientifica e superandone alcune criticità irrisolte. Tra le principali novità si evidenziano l’introduzione delle malattie peri-implantari, la chiara definizione di stato di salute gengivale a livello istologico e clinico, la distinzione della gengivite in due sole categorie in base al rapporto con il biofilm batterico, l’abolizione della distinzione tra parodontite cronica e aggressiva e l’adozione di un modello di differenziazione della patologia in Stadi e Gradi, la sostituzione dei termini trauma occlusale e ampiezza biologica con quelli, rispettivamente, di forza occlusale traumatica e tessuto d’attacco sopracrestale, una nuova classificazione delle recessioni gengivali.
  • Nel Modulo 2 vengono illustrate, alla luce delle attuali linee guida, i principi consolidati e gli approcci moderni della terapia parodontale non chirurgica e presentate le caratteristiche principali degli strumenti per l’igiene orale domiciliare (spazzolini manuali o elettrici, filo interdentale o scovolino ecc.) e le loro indicazioni per orientarsi nella scelta da suggerire al paziente
  • Nel terzo Modulo vengono affrontate le indicazioni e i passaggi operativi delle moderne tecniche chirurgiche parodontali in presenza di riassorbimento osseo orizzontale, con particolare riferimento alla chirurgia ossea resettiva e conservativa. Attraverso la selezione della letteratura scientifica abbiamo cercato di fornire le basi per guidare il clinico nella scelta del corretto approccio chirurgico. La nuova Classificazione (livello S3) suggerisce un’indicazione alla chirurgia ossea resettiva nei casi con tasche residue profonde (PD ≥6 mm) in pazienti con parodontiti di Stadio III dopo un’adeguata fase di terapia causale. Oggi viene utilizzata principalmente per trattare difetti infraossei poco profondi in aree non estetiche e in casi perio-protesici. Una modifica alla chirurgia ossea resettiva tradizionale è la tecnica “con ritenzione delle fibre”: costituisce un approccio più conservativo ed è in grado di ridurre la recessione post-chirurgica, il sacrificio di osso di supporto e il discomfort per il paziente.
  • Il quarto modulo riguarda la gestione della ferita dopo un intervento di chirurgia parodontale deve seguire un timing e procedure precise per permettere una corretta guarigione dei tessuti duri e molli. Inoltre, è fondamentale fornire al paziente le indicazioni post-operatorie opportune in base al tipo di intervento eseguito e alla maturazione della ferita. Al termine della terapia attiva, che sia chirurgica o non chirurgica, il paziente deve essere sottoposto a una nuova rivalutazione per stabilire i nuovi parametri di baseline a cui si farà riferimento durante la terapia di supporto per valutare la stabilità della malattia. Molti studi hanno dimostrato che un sistema di richiami di igiene e di terapia di supporto personalizzato permettono di evitare nel lungo periodo la perdita dentale nei pazienti parodontali.

Corso FAD ECM paziente con parodontite: obiettivi del corso

Attraverso i cinque moduli, il corso ECM gestione del paziente affetto da parodontite pone il raggiungimento progressivo da parte del partecipante dei seguenti obiettivi formativi:

  • Sviluppare la capacità di intercettare e diagnosticare i pazienti affetti da parodontite.
  • Impostare il piano di trattamento non chirurgico.
  • Eseguire la terapia non chirurgica ponendosi il raggiungimento di precisi obiettivi.
  • Eseguire la seduta di rivalutazione post terapia non chirurgica in maniera critica per inserire il paziente in terapia di supporto o per pianificare la terapia chirurgica correttiva.
  • Pianificare ed eseguire un intervento di chirurgia ossea resettiva.
  • Pianificare ed eseguire un intervento di chirurgia rigenerativa parodontale.
  • Gestire il post operatorio in modo da minimizzare il discomfort per il paziente ed il rischio di complicanze.